"Parole di seta" |
Biografia |
Eugen Guillevic / Nicole Laurent-Catrice tradotti in italiano da Gina Labriola in Poesia francese di frontiera (nell'Antologia europea di Fabio Doplicher), Ed. STILB, Roma 1990 EUGEN GUILLEVIC è nato il 5 agosto 1907 a Carnac, nel Morbihan, dove si trovano i misteriosi allineamenti di Menhir. Bretone esule, non ha mai imparato la lingua materna. Suo padre, marinaio e poi "gendarme", si trasferisce in varie regioni della Francia, poi in Alsazia, dove Eugène parlerà tedesco e alsaziano, traducendo poi alcuni importanti poeti di quella regione. Dal 1926 fino alla pensione è funzionario, esemplare quanto scomodo, del Ministero delle Finanze, scomodo soprattutto quando si iscrive al Partito comunista o quando, nel 1942, pubblica Terraqué, presso Gallimard, nello stesso anno che vide il successo di Ponge con Le parti pris des choses, insieme al quale segna una svolta della poesia moderna francese. Sono importanti nella formazione poetica di Guillevic l'incontro con Ungaretti ("ho per lui ammirazione e riconoscenza" scrive recentemente) e la lettura de l'Allegria. Dopo la guerra è celeberrimo, decine sono le edizioni, da quelle preziosamente illustarte a quelle economiche a grande tiratura con tre volumi tascabili di Gallimar o il volume Folio per ragazzi. E' tradotto in tutte le lingue, ancora poco in italiano. Creusement, raccolta di poesie dal 1977 al '86, è uscito presso Gallimar nell'87.
Cose L'armadio era di quercia e non era aperto. *** Piatti di creta consumati
Cronaca nera Era dunque il caso di far tanto chiasso _Non è implicata nel delitto. E' legno vecchio Non vuole più niente,
Faccia Paese di sassi, paese di sterpi -rocce Terra come una gola irritata
Notte ... e una confessione.
Sotto la carne ... Uno scheletro smarrito, meravigliato dal tepore
Carnac (A René Massat) I manhir la notte vanno e vengono Le foreste la sera fanno un rumore mangiando. Il mare si mette il goemone intorno al collo -stringe. Le barche fredde spingono l'uomo sulle rocce
Se un giorno... Se un giorno vedi, andrai a dirlo in giro?
Parallele I Ma ciò che raccontiamo perché sin dall'origine, In sogno ci si incontra Non si va più lontano che in noi stessi, o nell'altro. II Gridate così forte come se fosse sempre
NICOLE LAURENT-CATRICE è nata nel Nord della Francia, laureata in Letteratura Spagnola, è sposata a Lois Laurent, d'antica famiglia bretone, fratello di Donatien Laurent, celebre specialista delle tradizioni popolari della regione. Vive in Bretagna, a Rennes, da più di venti anni, e, sebbene in Ille et Vilaine non si parli bretone, Nicole studia e impara, per ragioni culturali e personali, la "lingua di famiglia". Nel 1974 incontra Angèla Vannier e fa parte del gruppo che si forma intorno alla poetessa cieca. Con la ceramista Dodik incrementa gli incontri di Mont-Saint Michel, che diventano Rencontres Internationales de Bretagne, i cui atti vengono annualmente pubblicati nella rivista Pierre Eclatée. Nel 1984 ha l'incarico di organizzare le serate di poesia per il prestigioso Festival di Rennes Les Tombées de la nuit, in occasione del quale cura gli album Poètes de Bretagne. E' dell'80 Paysages interieurs, dell'83 Amour-Miroir, da cui è tratto uno spettacolo poetico più volte rappresentato, dell'87 Deuil m'est seuil, in corso di stampa Liturgie des pierres. Cura da quattro anni la trasmissione radiofonica, a Rennes, Danger...poesie! dedicata ai poeti di tutto il mondo.
Doglia m'è soglia I II III Lei l'aspettava, rannicchiata, la bestia. Oh, volare IV Eppure da "Deuil m'est seuil" Ed. Caractèrs, Parigi 1987
Dolmen di Gavrinis Matrice della morte e delle onde sabbia rastrellata -rappresa e si svolge la triplice vita sotterranea onde concentriche da "Liturgie des pierres", Inedito
Altri poeti bretoni tradotti in Italiano da Gina Labriola: Armand Robin, Per-Jakes Hélias, Angèle Vannier, rené-Guy Cadou, Xavier Grall, Gérard Le Gouic, Paol Keineg. |