Teatro

"Parole di seta"

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Poesia e Teatro

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ISTANTI D'AMORI IBERNATI   L'incipit

Pubblicata nel '96 e frutto di un lavoro a tre mani, la Commedia Istanti d'amori ibernati, rappresenta un momento nodale e al tempo stesso uno spartiacque decisivo nella produzione letteraria della scrittrice. Essa si sviluppa sul filone del fantastico, dell'onirico e del simbolico, lascinado che sia la PAROLA stessa a farsi teatro in tutte le sue connotazioni. La scrittura rapida, incisiva, il recupero della parola in "libertà" divertente e divertita, a volte stravagante e bizzarra (in contrasto con qualsiasi altra forma di spettacolarità teatrale), ma anche il fine "umorismo" che esorcizza la tragicità umana degli ibernanti/ibernati, segneranno nella scrittrice una radicale svolta linguistica,  nuovi sviluppi interiori,  nonchè l'approdo al "racconto" e alla prosa, portando a compimento quella ricerca stilistica che si andava delineando, più o meno consapevolmente,  fin dalla raccolta Fantasma con Flauto. (M.P.C.)

 

Autori della commedia
Gina Labriola,
Enzo Vetrano  
Stefano Randisi
Genere
Commedia fantastica
in due atti
Durata prevista
due ore
Trama
Viene ripreso, con molteplici
varianti, il tema dell'ibernazione
(Majakowsky, che ha trattato
l'argomento ne La Cimice,
è tra i personaggi)
La commedia sviluppa un poemetto di Gina Labriola pubblicato in una fortunata raccolta di poesie giovanili "Istanti d'amore ibernato" Laterza, Bari, 1972.
freccia.gif (159 byte)   Nota critica di Raffaele Grimaldi
 

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