ISTANTI
D'AMORI IBERNATI L'incipit
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Pubblicata nel '96 e frutto di un lavoro a tre mani, la Commedia Istanti
d'amori ibernati, rappresenta un momento nodale e al tempo stesso uno
spartiacque decisivo nella produzione letteraria della scrittrice. Essa si sviluppa sul
filone del fantastico, dell'onirico e del simbolico, lascinado che sia la PAROLA stessa a
farsi teatro in tutte le sue connotazioni. La scrittura rapida, incisiva, il recupero
della parola in "libertà" divertente e divertita, a volte stravagante e
bizzarra (in contrasto con qualsiasi altra forma di spettacolarità teatrale), ma anche il
fine "umorismo" che esorcizza la tragicità umana degli ibernanti/ibernati,
segneranno nella scrittrice una radicale svolta linguistica, nuovi sviluppi
interiori, nonchè l'approdo al "racconto" e alla prosa, portando a
compimento quella ricerca stilistica che si andava delineando, più o meno
consapevolmente, fin dalla raccolta Fantasma con Flauto. (M.P.C.)
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Autori
della commedia
Gina Labriola,
Enzo Vetrano
Stefano Randisi
Genere
Commedia fantastica
in due atti
Durata prevista
due ore
Trama
Viene ripreso, con molteplici
varianti, il tema dell'ibernazione
(Majakowsky, che ha trattato
l'argomento ne La Cimice,
è tra i personaggi) |